Dopo Bovolenta e Morosini, un altro sportivo muore per malore
La tragedia non risparmia nemmeno il nuoto con la morte improvvisa del norvegese Dale Oen, 26enne campione del mondo a Shanghai 2011 e argento olimpico a Pechino 2008 nei 100 rana. Con lui si allunga la lista delle tragedie dello sport in questi primi quattro mesi del 2012. Nella pallavolo Vigor Bovolenta è morto il 24 marzo in seguito ad un malore durante la partita di pallavolo fra la sua squadra, Yoga Forlì, e la Lube per il campionato di B2. Si è accasciato improvvisamente dopo una battuta, inutili i soccorsi in campo e il trasporto all'ospedale di Macerata. Piermario Morosini è morto il 14 aprile a Pescara durante una gara del campionato di serie B. Durante l'anno sono da registrare anche il dramma sfiorato di Muamba. Ma ad agosto dello scorso anno c'era stata la morte di un altro calciatore: Naoki Matsuda, 34enne difensore ed ex nazionale del Giappone, che aveva disputato il Mondiale di casa del 2002. Morì a due giorni dal ricovero d'urgenza, dopo aver perso i sensi in allenamento. Nel 2011 tragico il caso di Simona Senoner, azzurra di salto, morta a 17 anni per un improvviso malore mentre era in ritiro con le compagne di squadra in Germania. Nel 2009 toccò a Dani Jarque, capitano dell'Espanyol, stroncato da un infarto nella sua stanza del ritiro di Coverciano, mentre era al telefono con la moglie. Nel 2008 morì a soli 21 anni Guy Tchingoma, nazionale del Gabon (fu stroncato da una crisi cardiaca in campionato). Tra le scomparse più choccanti sicuramente quella di Antonio Puerta, nazionale spagnolo, crollato in campo nel 2007 durante una partita tra Siviglia e Getafe. Nel 2003 fu lutto mondiale per Marc Foè, 28enne centrocampista del Camerun, stroncato da un arresto cardiaco in una partita di Confederations Cup. Ma fu quello anche l'anno di due tragedie del ciclismo: Denis Zanette si accasciò al suolo dopo una seduta dal dentista a Pordenone, e Fabrice Salanson, che crollò ai piedi del letto all'età di 23 anni alla vigilia del Giro di Germania. La storia del calcio italiano è legata soprattutto ai drammi di Giuliano Taccola, attaccante della Roma fulminato nel '69 da un infarto nello spogliatoio di Cagliari e morto sull'ambulanza nel trasporto in ospedale. Allora c'era solo il precedente di Ferraris IV, mediano campione del mondo morto in campo per infarto, ma in una partita di vecchie glorie, quando aveva 43 anni. Tristemente celebre il caso nel 1977 di Renato Curi: durante un Perugia-Juventus il 24enne centrocampista fece uno scatto poi il crollo. Tragedie anche nel basket: nel '97 morì Davide Ancilotto.Durante una gara estiva amichevole, disputata a Gubbio, il giocatore si accasciò al suolo colpito da un aneurisma cerebrale. Più lontano il caso di Luciano Vendemini: morì per larottura dell'aorta il 20 febbraio del 1977.