Certificato medico-sportivo per tutti? Il no dell’Uisp
Certificati per l’attività sportiva amatoriale
A tutela della salute dei cittadini che svolgono un’attività sportiva non agonistica o amatoriale, verranno predisposte linee guida per idonee certificazioni mediche e l’effettuazione di controlli sanitari sui praticanti e per la dotazione, nonché l’impiego, da parte di società sportive professionistiche e dilettantistiche di defibrillatori semi-automatici e di altri eventuali dispositivi salvavita.
Certificati medico sportivi per tutti? Il NO dell’Uisp: il provvedimento sarebbe dannoso per la salute. Serve altro.
Roma, 28 agosto. L’attività motoria e sportiva è un diritto di tutti i cittadini e una necessità per il Paese. Ancor più auspicabile in quanto fattore di prevenzione e di salute,a tutte le età. L’Uisp è ferma nel confermare questo principio che sembra messo indiscussione dalla bozza di decreto predisposta dal Ministero della Sanità.
“Sarebbe assurdo subordinare l’accesso alla pratica motoria per tutti ad un certificato medico-sportivo obbligatorio, così come avviene per la cosiddetta ‘attività agonistica’. - dice Filippo Fossati, presidente nazionale Uisp - Se questo provvedimento fosse confermato nella bozza definitiva predisposta dal ministro Balduzzi sarebbe un danno per la salute. Auspichiamo che il ministro formalizzi quanto anticipato verbalmente nella mattinata di oggi e diffuso dalle agenzie: per svolgere attività fisiche non agonistiche basta il via libera del medico di base. Se invece il problema risultasse essere quello di una azione preventiva rispetto alle patologie cardiache, si sia conseguenti: venga promossa una campagna di massa di accertamenti cardiologici, stabilendo che si tratta di un servizio gratuito per tutti”.