Negli anni ’70, in risposta alle limitazioni incontrate con il taping rigido sportivo, il Dottor Kenzo Kase,chiropratico giapponese, ideò e sviluppò una tecnica basata sul processo di guarigione naturale del proprio corpo: il Kinesio Taping.
La prima “esposizione” internazionale fu in occasione delle Olimpiadi di Seul nel 1988 con la Nazionale Giapponese di Pallavolo ed oggi questa tecnica è utilizzata da fisioterapisti, preparatori atletici e altri operatori sanitari sia nella pratica sportiva che in campo riabilitativo.
Il Kinesio Taping è un bendaggio adesivo elastico che, grazie alle sue caratteristiche in termini di elasticità, densità, tensione, ritorno elastico, peso e trama, è in grado di enfatizzare gli effetti del trattamento riabilitativo e di conservarlo efficacemente tra un trattamento e l’altro, in quanto può essere indossato per 24 ore al giorno per più giorni consecutivamente.
Il Kinesio Tape è un tape 100% cotone senza lattice, resistente all’acqua e dotato di un collagene acrilico disposto in circonvoluzioni che si attiva con il calore della pelle ed un leggero sfregamento dopo l’applicazione; è elastico in una sola direzione e non contiene farmaci.
La tecnica si basa su 4 principali effetti biologici:
Le modalità di applicazione sono molteplici sia dal punto di vista del taglio, sia della direzione terapeutica che della percentuale di tensione data al tape; maggiore sarà la tensione, maggiore sarà l’effetto di spinta e compressione.
Negli ultimi anni sono tantissimi i professionisti di fama internazionale che utilizzano questo metodo sfruttando tutte le potenzialità del tape, anche se l’85% delle applicazioni di Kinesio Taping sono per i non atleti.
In conclusione quindi il Kinesio Taping non è solo una tecnica di “tape” ma è un nuovo approccio al trattamento dei problemi muscolari, il passo avanti che può ridurre il tempo di recupero ed aiutarci nel corretto utilizzo del nostro corpo.
dr Emanuele Parretti